Il Santuario di “S. Maria de Finibus Terrae” è tra i più celebri dell’Italia Meridionale. Il Santuario venne distrutto ben cinque volte dalla forza devastatrice di saraceni e pirati. L’edificio attuale venne restaurato nell’anno 1720 da mons. Giovanni Giannelli che, per evitare ulteriori incursioni da parte dei saraceni fece mascherare il Santuario da abitazione civile, edificando quasi una fortezza. Della vecchia chiesa è rimasto solo il portale interno del 1500. All’interno è possibile visitare la Cappella dove è custodita la statua della Madonna di Leuca, opera del maestro cartapestaio Manzo di Lecce datata 1897. Nella Basilica a sinistra è possibile ammirare il bassorilievo in cartapesta raffigurante l’Annunciazione e a destra il meraviglioso pulpito scolpito in pietra leccese che racconta la predicazione di San Pietro. Al centro, sull’altare maggiore, l’immagine della Madonna venerata in questo Santuario. L’attuale immagine è la terza in ordine di realizzazione. La prima, secondo la tradizione, direttamente realizzata da San Luca poi andata distrutta. La seconda, opera di Giacomo Palma senior, anch’essa andata distrutta. La terza, quella attuale, opera del pittore fiorentino Giacomo Palma junior, discepolo del Tiziano. Nella distruzione del Santuario del 1624 il quadro finì tra le fiamme, ma quando esse lambirono il volto della Madonna e del Bambino Gesù si spensero miracolosamente.
